Testimonianza di Marie:

Non credo che dovresti esitare a farti riconoscere come lavoratore disabile presso il tuo ufficio dipartimentale per le persone disabili (MDPH). Ho lavorato per 15 anni senza dire nulla, senza lamentarmi, nascondendo le mie difficoltà. Era pesante e complicato vivere nel mondo del lavoro con questo segreto. Poi un giorno ho avuto una crisi convulsiva in ufficio perché ero andata a lavorare esausta e priva di sonno. Pensavo sarebbe stato un disastro se tutti avessero saputo della mia malattia, ma non è stato affatto così, anzi. Ora la medicina del lavoro mi ha assegnato a un incarico più adatto e posso fare delle pause. Non andrò mai più al lavoro senza aver dormito, il mio orario di lavoro è stato ridotto. Ho anche ricevuto una pensione di invalidità per un certo periodo. La mia qualità di vita è migliorata notevolmente grazie a questa crisi in ufficio. Certo, ci sono stati giorni bui (ritiro della patente, recrudescenza delle crisi con un trattamento che le peggiorava, neurite infiammatoria con un altro trattamento che non tolleravo). Insomma, ora che sono stabile, mi pento di non aver rivendicato i miei diritti prima.

Devi sapere che i lavoratori disabili hanno diritto al pensionamento anticipato, ma è necessario dichiararsi… un po’ tardi per me. Informati presso il MDPH e il medico del lavoro. Per chi di voi è ancora studente, non scegliete lavori con orari difficili, come la ristorazione, o lavori troppo rumorosi e faticosi per noi. I lavori d’ufficio con orari fissi e moquette, se cadi, sono più adatti.[1].

[1] Carenity. (s. d.-c). Epilepsie et monde du travail. Forum Epilepsie. https://www.carenity.com/forum/epilepsie/lepilepsie-au-quotidien/epilepsie-et-monde-du-travail-8695

Il quadro giuridico internazionale per l’inclusione lavorativa delle persone con disabilità, comprese quelle con epilessia, si basa su una serie di trattati, convenzioni e linee guida redatte da organizzazioni internazionali come le Nazioni Unite e l’Organizzazione Internazionale del Lavoro (OIL). Questi strumenti giuridici obbligano gli stati membri a adottare misure per promuovere pari opportunità e inclusione nel lavoro, garantendo ambienti di lavoro accessibili e privi di discriminazioni.

La Convenzione delle Nazioni Unite sui Diritti delle Persone con Disabilità (CRPD), adottata nel 2006, è un trattato internazionale volto a promuovere, proteggere e garantire il pieno ed equo godimento di tutti i diritti umani e delle libertà fondamentali da parte delle persone con disabilità. La Convenzione pone particolare enfasi su non discriminazione, inclusione sociale, pari opportunità e accessibilità.

Gli articoli più rilevanti sono:

  • Articolo 2: stabilisce che il rifiuto di un accomodamento ragionevole costituisce una forma di discriminazione, a meno che non comporti un onere sproporzionato o eccessivo.
  • Articolo 4: richiede agli Stati di adottare tutte le misure appropriate per eliminare la discriminazione basata sulla disabilità da parte di qualsiasi persona, organizzazione o impresa privata.
  • Articolo 9: sottolinea l’importanza dell’accessibilità in tutti gli aspetti della vita, incluso il luogo di lavoro, per consentire alle persone con disabilità di partecipare pienamente ed efficacemente alla società.
  • Articolo 21: richiede agli Stati di incoraggiare le aziende private che forniscono servizi al pubblico, anche tramite Internet, a offrire informazioni e servizi in formati accessibili e utilizzabili per le persone con disabilità.
  • Articolo 27: obbliga gli Stati a riconoscere il diritto al lavoro delle persone con disabilità su un piano di parità con gli altri lavoratori. Stabilisce che gli Stati devono vietare la discriminazione nel lavoro basata sulla disabilità, promuovere opportunità di impiego e adottare misure appropriate per includere le persone con disabilità in ambienti lavorativi inclusivi e accessibili.

La Convenzione n. 159 dell’Organizzazione Internazionale del Lavoro (OIL) del 1983, relativa alla riabilitazione professionale e all’occupazione, richiede agli Stati membri di sviluppare e implementare politiche nazionali per la riabilitazione professionale e l’occupazione delle persone con disabilità. Sottolinea l’uguaglianza di opportunità e di trattamento nel lavoro e raccomanda misure di riabilitazione professionale per aiutare le persone con disabilità a ottenere, mantenere e progredire nel lavoro.

Altre iniziative internazionali includono il Programma Mondiale di Azione riguardante le Persone con Disabilità (1982), adottato dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite, che mira a promuovere un approccio integrato e globale alla disabilità. Si concentra sull’eliminazione degli ostacoli alla partecipazione delle persone con disabilità in tutti i settori della vita, incluso il lavoro.

La Dichiarazione delle Nazioni Unite sui Diritti delle Persone con Disabilità (1975), che stabilisce principi fondamentali riguardanti i diritti delle persone con disabilità, tra cui il diritto al lavoro e a un’adeguata protezione sociale.