- Introduzione
- Sezione 1: Ostacoli a una migliore integrazione professionale per le persone con disabilità, in particolare con epilessia
- Sezione 2: Il quadro giuridico internazionale
- Sezione 3: Il quadro giuridico europeo
- Sezione 4: Pari opportunità in Italia
- Sezione 5: Pari opportunità in Bulgaria
- Sezione 6: Pari opportunità in Irlanda
- Sezione 7: Pari opportunità in Germania
- Sezione 8: Pari opportunità in Francia
- Sezione 9: Riassunto dei punti chiave relativi alla legislazione per promuovere l'integrazione professionale delle persone con disabilità in Italia, Bulgaria, Irlanda, Germania e Francia.
- Osservazioni conclusive
- Quiz
Attualmente non esiste una legislazione specifica sull’inclusione delle persone con epilessia in Italia, tuttavia due leggi affrontano il tema della disabilità:
- Legge 104/1992: Definisce il diritto del lavoro in relazione alle persone con disabilità. L’articolo 3 di questa legge definisce la “disabilità” come una “minorazione fisica, psichica o sensoriale, stabilizzata o progressiva, che comporta difficoltà di apprendimento, di relazione o di integrazione lavorativa, tale da determinare un processo di svantaggio sociale o di emarginazione”. Questa legge prevede benefici economici, professionali, fiscali e sociali per le persone con disabilità, a seconda della gravità della loro condizione:
- Permessi retribuiti: I caregiver di persone con disabilità hanno diritto a 3 giorni di permesso al mese o 18 ore al mese.
- Luogo di lavoro: I caregiver di persone con disabilità hanno diritto a scegliere (per quanto possibile) un luogo di lavoro vicino alla persona assistita.
- Turni notturni: Ai sensi della Legge 104/1992, le persone con disabilità non sono obbligate a lavorare durante i turni notturni.
- Collocamento mirato per un livello di disabilità pari o superiore al 46%.
Legge 68/1999: Promuove l’integrazione delle persone con disabilità nel mercato del lavoro attraverso collocamenti specifici.
È rivolta a:
- Persone con una minorazione fisica, psichica o sensoriale che riduce la capacità lavorativa di oltre il 45%;
- Persone con un grado di disabilità pari o superiore al 33%.
Un’altra legge importante è il Decreto Legislativo del 9 luglio 2003, che stabilisce che i datori di lavoro devono adottare “accomodamenti ragionevoli” per facilitare le condizioni lavorative dei dipendenti con disabilità. Questi accomodamenti devono essere efficaci e pratici per promuovere l’accesso al posto di lavoro; la formazione professionale, le mansioni e gli orari devono essere organizzati in modo da agevolare le condizioni lavorative dei lavoratori disabili, evitando però costi eccessivi o svantaggi per gli altri dipendenti.