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1. Quale dovrebbe essere il primo passo nell'orientamento professionale per le persone affette da epilessia?
Innanzitutto, bisogna essere consapevoli dei rischi e delle limitazioni derivanti dall'epilessia.
Inizialmente non bisogna pensare alle conseguenze derivanti dall'epilessia, ma alle proprie aspirazioni professionali
Il primo passo da compiere è chiedere consiglio sulla carriera ad amici e familiari
Per prima cosa si dovrebbe cercare un consiglio sulla carriera da parte di professionisti del settore medico

2. Quale influenza ha la percezione sociale dell'epilessia sulle opportunità di carriera delle persone affette da epilessia?
La percezione sociale è per la maggior parte fortemente prevenuta e rappresenta il più grande ostacolo per le persone con epilessia nel mercato del lavoro.
La percezione sociale dell'epilessia è come una sorta di sistema di allarme che ci spinge a prendere sul serio le preoccupazioni legittime ed evitare di correre rischi inutili sul lavoro.
La percezione sociale dell'epilessia è molto sensibile e aiuta le persone affette da epilessia a integrarsi agevolmente nel mondo del lavoro.
La percezione sociale dell'epilessia non ha alcun impatto sul mercato del lavoro, poiché oggi i datori di lavoro generalmente non hanno più pregiudizi.

3. In che modo dovrebbero essere diversi i primi passi nell'orientamento professionale per le persone con e senza epilessia?
Non dovrebbero differire, perché la prima cosa che dovresti fare è renderti conto delle tue preferenze. I fattori limitanti dovrebbero essere considerati solo in seguito.
Le persone con epilessia hanno delle limitazioni particolari che devono essere prese in considerazione fin dall'inizio. In primo luogo, il quadro entro cui le persone possono orientarsi professionalmente dovrebbe essere chiaro
Innanzitutto, le persone affette da epilessia dovrebbero ottenere il parere di un medico esperto prima di decidere quali siano le loro aspirazioni professionali.
Le persone senza epilessia dovrebbero concentrarsi innanzitutto sui propri punti di forza, mentre le persone con epilessia dovrebbero concentrarsi sulla gestione della propria condizione prima di pensare alle preferenze di carriera.

4. Tre domande centrali sono rilevanti per determinare l'idoneità di certe professioni. Le prime due sono se c'è un rischio per il proprio benessere o per il benessere di altre persone? Qual è il terzo punto?
L'azienda ha esperienza nel trattare con dipendenti affetti da epilessia?
Il datore di lavoro ha un'identità inclusiva?
È prevista una riduzione delle prestazioni a causa dell'epilessia?
Il ruolo offre sufficiente flessibilità per bilanciare lavoro e vita privata?

5. Quale affermazione sull'idoneità dei lavori per le persone affette da epilessia è vera?
Esistono elenchi chiari di professioni che non possono essere esercitate con l'epilessia. Altre professioni possono essere esercitate senza alcuna restrizione.
Il fattore chiave è se una persona soffre di crisi epilettiche. Se la persona è libera da crisi epilettiche da diversi anni, può scegliere un'occupazione senza preoccupazioni.
L'epilessia si manifesta in molte forme e, nella scelta di una professione, è fondamentale analizzare attentamente le conseguenze individuali.
Le persone affette da epilessia dovrebbero prendere in considerazione solo lavori d'ufficio, poiché i lavori fisici sono generalmente pericolosi per loro.

6. Perché è importante conoscere il quadro giuridico vigente nel mio Paese per lavorare con l'epilessia?
Conoscere i limiti legali delle mie opportunità sul mercato del lavoro.
Conoscere i possibili diritti al sostegno per le persone affette da epilessia.
Sia a) che b) sono corrette. Inoltre, sono in grado di comunicare con sicurezza durante il processo di reclutamento e non attribuisco l'intera responsabilità per le questioni legali al datore di lavoro.
Scoprire se la mia epilessia mi consente di usufruire di un periodo di malattia illimitato e senza conseguenze.

7. Per chi sono adatti i servizi di consulenza offerti dalle organizzazioni per l'epilessia?
Solo per persone inesperte in cerca di lavoro affette da epilessia.
Per tutte le persone con epilessia. Perché non sai mai cosa ti capiterà. Le conversazioni ampliano il tuo orizzonte, il che è sempre prezioso.
Solo per persone con esperienza professionale. I giovani professionisti devono prima acquisire esperienza prima che la consulenza abbia senso.
Solo per le persone affette da epilessia che sono attualmente disoccupate e in cerca di un impiego.

8. Quale affermazione relativa all'obbligo di informativa è corretta?
Quanto più grave è l'epilessia, tanto più tardi dovresti rivelarla per non compromettere le tue possibilità di iniziare una carriera.
Quanto più grave è l'epilessia, tanto più tempestiva è la comunicazione del fatto, per ridurre al minimo i rischi e favorire l'accettazione all'interno dell'organizzazione.
Dovresti effettuare una divulgazione solo se sei legalmente obbligato a farlo.
Dovresti sempre dichiarare di essere affetto da epilessia all'inizio della procedura di candidatura al lavoro, indipendentemente dalla sua gravità.

9. Quale ordine raccomandiamo nel processo di orientamento alla carriera?
In primo luogo, gestire i propri desideri. In secondo luogo, venire a patti con i propri limiti. In terzo luogo, gestire diritti, obblighi e possibilità di supporto.
In primo luogo, gestire i propri limiti. In secondo luogo, gestire i propri desideri e in terzo luogo gestire diritti, obblighi e possibilità di Supporto.
In primo luogo, affrontare le possibilità di supporto, i diritti e gli obblighi. In secondo luogo, affrontare i propri desideri e in terzo luogo affrontare i propri limiti.
Innanzitutto, concentrandoti su ciò che gli altri si aspettano da te. In secondo luogo, valutando i tuoi limiti. In terzo luogo, determinando i tuoi desideri.

10. Quale affermazione sui gruppi di auto-aiuto è vera?
I gruppi di auto-aiuto sono raramente utili per prendere decisioni serie sulla carriera. Non c'è sostituto per i professionisti qualificati quando si tratta di consulenza.
I gruppi di auto-aiuto sono più adatti alle sfide non legate al lavoro.
I gruppi di auto-aiuto sono eccellenti per l'orientamento professionale perché possono aiutare a rafforzare l'autostima e a contrastare i pregiudizi sociali.
I gruppi di auto-aiuto forniscono solo supporto sociale e non hanno alcun impatto sulle decisioni di carriera.

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